Il calcio femminile sta vivendo un momento di grande attenzione, sia mediatica che dal punto di vista istituzionale. Manca poco, infatti, alla finalizzazione delle procedure per rendere “professionale” questa disciplina, al pari di quella maschile. Ciò significa che le giocatrici potranno avere un trattamento contrattuale che permetterà loro non solo di essere completamente inquadrate secondo la normativa, ma che faciliterà anche le società, sulle quali non peserà più la “spada di Damocle” degli abbandoni improvvisi. Fino ad oggi, infatti, l’impegno delle calciatrici con la società, non le legava a obbligata permanenza (come succede per quelle maschili), al contrario di quanto già succede in altri stati europei, dove il calcio femminile è entrato nel professionismo già da tempo.
Il debutto degli arbitri donne
Quando Stephanie Frappart è entrata in campo ad arbitrare la sua prima partita di Champions League, la roccaforte del calcio declinato al maschile ha ricevuto un forte scossone. Nonostante la qualità dimostrata dalla direttrice di gara, così come dalle sue tante colleghe che si stanno affacciando ai campionati europei, un certo giornalismo non si è lasciato scappare l’occasione di fare l’ennesima brutta figura. Se a questo si sommano i pregiudizi di elementi della tifoseria e di addetti ai lavori, viene fuori un quadro non piacevole, che dimostra quanto per abbattere gli stereotipi ci vuole molto più che la designazione di una donna come arbitro. Per fortuna, comunque, la federazione non si lascia certo intimidire e punta a una sempre maggiore integrazione, a mano a mano che le professioniste del fischietto aumenteranno di numero.
Giornaliste sportive
Che il calcio abbia un pubblico in prevalenza maschile è forse un concetto un po’ sorpassato, e dal punto di vista del giornalismo televisivo si vedono sempre meno parterre di uomini che discutono di schemi, tattica e calciomercato, con una graziosa valletta che svolge più o meno la funzione di piacevole diversivo visuale. Anzi, le giornaliste come Ilaria d’Amico, la storica Paola Ferrari e adesso anche Anna Billò, hanno sdoganato la presenza femminile nel segno della preparazione e della qualità.
Dal punto di vista della copertura mediatica, si stanno moltiplicando sia le riviste online che le dirette che trasmettono le sfide più importanti, a dimostrazione di un interesse di pubblico che è in continua crescita. Ultimamente, alcune delle calciatrici più importanti del campionato di A sono state protagoniste anche di una sfida virtuale di e-sport, un torneo trasmesso su Twitch che è stato seguito da un grande numero di persone.